Pubblicato in News Serie C Gold - 2019-04-13 11:25:00
Archiviata la salvezza con 40’ di anticipo, il Don Bosco si appresta a chiudere la stagione regolare nel tentativo, non facile ma neanche impossibile, di agganciare i playoff. Lo fa nella sfida più attesa di tutto il campionato, il gran derby labronico con la Pielle, una partita assolutamente da non perdere. Nonostante si tratti dell’ultima di campionato, i due punti sono fondamentali per entrambe: ai rossoblu servono per sperare nella giostra promozione, ai padroni di casa nel tentativo di agganciare la quarta posizione, con annesso vantaggio del fattore campo nel primo turno dei playoff. Fantoni, classico ex di turno, e compagni devono vincere, per poi sperare in buone notizie da Castelfiorentino dove è di scena Valdisieve, adesso appaiata a quota 22 proprio al Don Bosco, ma con un miglior quoziente canestri rispetto agli oratoriani. Ad aggiungere sapore ad un menu già succulento, la presenza in panchina di due ex: al timone della Pielle c’è Andrea Da Prato, a lungo nello staff tecnico della società di Via Allende, sulla panchina Don Bosco siede Marco Mori, due anni fa conducator della cavalcata che condusse la Pielle fino alla finalissima playoff. Insomma, quelli del “PalaMacchia” saranno 40’ assolutamente da non perdere, un gustoso anticipo della post season, che il Don Bosco proverà in ogni modo a raggiungere. Coach Marco Mori presenta così la partita: “I derby sono sempre partite particolari, a maggior ragione questo, nel quale entrambe cercano la vittoria: alla Pielle i due punti servono per provare ad entrare nella final four, a noi per provare ad arpionare i playoff. In questo momento stiamo avendo grande apporto dagli under, bravissimi nel supportare i senior, tra i quali Stolfi e Ondo Mengue stanno pian piano recuperando la miglior condizione. Di fronte avremo una squadra formidabile sotto canestro con il duo Benini-Bertolini, e ricca di talento anche nelle altre zone del campo, con Falconi e Dell’Agnello in primis. Una partita difficile, ma comunque bella da giocare, vuoi per il contesto, vuoi per l’importanza dei due punti in palio.”