Pubblicato in News Giovanili - 2020-11-22 16:18:00
Gabriele Ricci vanta trascorsi importanti da giocatore, avendo svolto, dopo l’inizio con l’Audax Carrara, tutta la trafila nelle giovanili della Fortitudo Bologna, una delle compagini più blasonate dalla nostra palla a spicchi, arrivando fino, nel ’93, ad esordire nella massima serie. Dopo l'esperienza con la “Effe”, inizia il suo personale giro d’Italia, con puntate a Ferrara, Argenta, Taranto, Carrara, Genova e Spezia. Tornato nella natia Carrara, inizia la carriera di allenatore, con proficue esperienze anche ad Arcola e Sarzana, da capo allenatore in Serie C. Da questa stagione veste la prestigiosa casacca rossoblu della Pallacanestro Don Bosco.
Lei è al primo anno nel Don Bosco, quando ha ricevuto la chiamata rossoblu cosa ha provato ?
“Sono rimasto davvero colpito dalla chiamata della Pallacanestro Don Bosco, una società alla quale non si può dire di no. Sono soddisfatto, ed ancor più orgoglioso, di lavorare con il Don Bosco; tra l'altro mi sono integrato alla grande con tutti i ragazzi dello staff, a partire dalla prima squadra per arrivare all'Under 15. Ho trovato un ambiente serio e sano, nel quale tutti i tasselli vanno al loro giusto posto. Sono davvero onorato di lavorare in una società così gloriosa.”
A causa della pandemia, anche il basket attraversa un momento particolare
“Penso di parlare non solo per me, ma a nome di tutti gli allenatori ed, in generale, di tutti gli addetti ai lavori; siamo ovviamente dispiaciuti per lo stop dovuto al virus, anche perchè la stagione era iniziata nel migliore dei modi. Da due mesi avevamo intrapreso un lavoro, sia con la prima squadra che con le giovanili, molto proficuo, tanto che eravamo pronti per iniziare il campionato. Detto questo, però, bisogna essere consapevoli del momento che tutto il mondo sta attraversando, ogni giorni si ascoltano notizie che creano davvero tristezza, per cui, alla fine, penso sia stato giusto fermarsi.”
Cosa ha comportato lo stop per l'emergenza sanitaria ?
“Non è stato semplice né per noi allenatori che per i ragazzi fermarsi; avevamo un impegno fisico e mentale quotidiano. Lo stop ha stravolto le regole e cambiato la vita; la speranza è che la situazione evolva in senso positivo, permettendoci così di tornare ad allenarci, magari all'aperto. Noi comunque siamo in attesa di tornare quantomeno ad allenarci e speriamo avvenga il prima possibile.”
Lei ha, nello staff tecnico Don Bosco, tre incarichi, partiamo dall'Under 15
“In questa categoria svolgo le mansioni di vice di Federico Tosarelli; si tratta di un gruppo dalle buone prospettive, magari non omogeneo ma sul qual si può, meglio si deve, lavorare per migliorare. Un gruppo sano, sempre presente agli allenamenti, nel quale spiccano alcune individualità, penso a Spinelli e Crocetta, ma ribadisco che si tratta di ragazzi, tutti indistintamente, che hanno i tratti per mettere in scena, al momento della ripartenza, un ottimo torneo.”
Continuiamo con l'Under 18 Eccellenza, dove svolge la funzione di “head coach”
“Quella che ho il piacere, e l'onore, di guidare è una ottima squadra, non solo a livello regionale, non a caso è un gruppo che ha raggiunto anche le finali nazionali. Sono ragazzi super, che hanno una gran voglia di lavorare, secondo quella che è la mentalità Don Bosco, che poi è anche la mia. Spero di riuscire a far salire di livello la squadra, un po' quello che stavo facendo nei primi due mesi di lavori. Le linee guide devono essere quelle della prima squadra, proprio perchè il roster delle due squadre è molto simile. Cerchiamo di lavorare molto sui dettagli, tentando sempre di migliorare. Per me è un onore, ed anche una grande responsabilità, guidare un gruppo simile.”
Per concludere, la prima squadra, militante in un campionato duro e competitivo come la Serie C Gold, nel quale è assistente
“Faccio da vice di coach Marco Aprea; si tratta di un gruppo giovane che ha tutti i presupposti per fare una buona stagione e giocarsela con tutte le avversarie del nostro girone; non partiamo certo tra le favorite, ma abbiamo sicuramente tutte le carte in regola per fare un'ottima stagione, raggiungendo la salvezza, che poi è il nostro obiettivo, senza dannarsi troppo l'anima.”