Pubblicato in News Giovanili - 2016-02-18 16:59:00
Comincia, con questa pezzo, una serie d’interviste settimanali ai capitani delle nostre squadre giovanili per scoprire cosa si cela dietro un grande capitano!
Si parte dal più piccolo, ma solo d’eta, Francesco Gavazza, classe 2003 e capitano della CARISMI Don Bosco Livorno partecipante ai campionati Under 13 e Under 14 Regionale.
Qual’è il segreto del successo della vostra CARISMI Don Bosco Livorno nei campionati Under 13 e Under 14 Regionale?
Sicuramente l’affiatamento del nostro gruppo che si tramuta anche in gioco di squadra sul campo.
Si vince e si perde insieme, è questo il nostro motto e la nostra idea di squadra.
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Si, molto. Naturalmente sono tifoso della CFG Livorno, ma se parliamo di massima serie, allora il mio cuore batte per Sassari. Trascorro l’estate lì da sempre e perciò mi sento molto legato all’attuale squadra campione d’Italia.
Chi è il tuo giocatore preferito?
Mi piace moltissimo David Logan di Sassari per la sua meccanica di tiro e per le sue doto di playmaker che non ha nessuno nel nostro campionato.
Siamo sicuri che un appassionato come te segue con attenzione anche la NBA…
In realtà meno di quello che si potrebbe pensare, poiché ritengo il massimo campionato statunitense più volto alla spettacolo che alla pallacanestro pura come piace a me. Ciò non toglie che ci siano dei grandissimi giocatori al di là dell’oceano.
Uno in particolare che ammiri?
Sicuramente Kawhi Leonard per che lo ritengo uno dei pochissimi capaci di fare la differenza sia in attacco che in difesa. E poi il grande Dirk Nowitzki per essere semplicemente una vera e propria leggenda vivente. E’ stato lui uno dei primi giocatori che mi ha fatto avvicinare a questo bellissimo sport.
Come sta andando la stagione con la tua CARISMI Don Bosco Livorno, con la quale giocate addirittura in due campionati (Under 13 e Under 14 Regionale)?
Decisamente bene in entrambi gli impegni. Siamo saldamente in cima alla classifica in entrambe le competizioni e di questo siamo ovviamente contenti. Ciò nonostante dobbiamo ancora migliorare molto: abbiamo affrontato, fuori dal campionato (ad esempio nei vari tornei a cui abbiamo partecipato) squadre di alto livello e l’ abbiamo fatto fatica. Segnale che dobbiamo ancora lavorare molto e duramente.
Cosa vuol dire per te essere capitano?
Significa avere oneri e onori che si tramutano in responsabilità nel motivare ogni giorno tutti i miei compagni, nell’essere sempre presente nei momenti più difficili e fare da esempio. Ma farlo in una squadra come la nostra è bellissimo e molto gratificante.
Grazie Francesco e in bocca al lupo!
Crepi e grazie a voi!